La pandemia in corso, ufficialmente iniziata dal mese di marzo 2020, ma, verosimilmente, già strisciante da diversi mesi prima, ha prodotto evidentemente effetti devastanti, non solo di natura sanitaria. In un contesto ed in una fase storica in cui la crisi economica -soprattutto nelle aree meno economicamente e socialmente avanzate – già non consentiva di guardare con fiducia al futuro, l’emergenza, e con essa, l’approccio delle istituzioni – ai vari livelli di governo – non sempre appropriato, tempestivo ed efficace, hanno minato dalle fondamenta la possibilità operare e di restare sul mercato di una miriade di aziende, ditte individuali e professionisti, dei settori più disparati. Leggi di più “Quali sono le responsabilità del datore di lavoro per il Covid-19 del dipendente?”
Assemblea di condominio: quali obblighi per l’amministratore?
Un recente caso di cui lo Studio Legale Di Meo è stato investito, ha ad oggetto l’impugnazione della delibera di approvazione del bilancio consuntivo da parte di un’assemblea condominiale. In particolare, alcuni condomini hanno proposto la suddetta impugnativa davanti al Tribunale di Avellino, lamentando, tra l’altro, la presunta “omissione della relazione al bilancio consuntivo”, tale essendo stato, sia pure in un quadro più articolato, uno dei supposti vizi inizialmente denunciati fini dalla mediazione obbligatoria. Leggi di più “Assemblea di condominio: quali obblighi per l’amministratore?”
Figli nati fuori dal matrimonio: sempre opportuno formalizzare diritti ed obblighi dei genitori
Accade frequentemente che durante una convivenza more uxorio, o, comunque, nel corso di una relazione affettiva più o meno stabile – ma in ogni caso in assenza di matrimonio – nascano dei figli. Ebbene, nel caso di fine della relazione, la posizione della prole, sia pure riconosciuta da entrambi i genitori, così come la gestione dell’ordinaria vita quotidiana, nel rapporto tra genitori e figli o tra genitori, può presentare qualche problematica, che non di rado può raggiungere livelli di conflittualità non trascurabili.
In effetti, l’esperienza comune insegna che non sempre i genitori sono in grado – al termine della relazione affettiva, o anche all’esito di un rapporto occasionale – di gestire con serenità ed adeguato senso di responsabilità la nuova situazione, che, stante la nascita del figlio, implica, necessariamente, una prosecuzione, sia pure in forma diversa, di più o meno ampi rapporti tra di loro, nell’interesse esclusivo dei figli, non essendo ovviamente consentito sottrarsi agli obblighi ed alle responsabilità genitoriali, indipendentemente dal fatto che non via stato un matrimonio. Leggi di più “Figli nati fuori dal matrimonio: sempre opportuno formalizzare diritti ed obblighi dei genitori”
Perdita dell’assegno di separazione o divorzio in caso di nuova convivenza more uxorio
La questione relativa alla sorte dell’assegno di separazione o divorzio, nel caso di instaurazione, da parte di uno dei coniugi o ex coniugi, di una convivenza more uxorio, ovvero di una famiglia di fatto, è stata lungamente dibattuta.
Il tema, ovviamente, ha tradizionalmente risentito di un atteggiamento culturale, prima ancora che dell’approccio legislativo e giuridico – che del primo erano intuitiva espressione – poco propenso ad assicurare adeguate forme di riconoscimento e tutela alla famiglia non fondata sul matrimonio, risentendo, in ciò – per limitarsi alla storia repubblicana – della formulazione dell’art. 29 della Costituzione, che come noto “riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio”.
Il Patto Fiduciario avente ad oggetto un immobile è valido anche se solo verbale.
Cassazione civile, S.U., sent. n. 6459 del 6 marzo 2020
Il negozio fiduciario è una figura che tradizionalmente, in dottrina e giurisprudenza, non ha mai goduto di buona fama, perché generalmente vista, non sempre a ragione, come uno strumento utile ad eludere le ragioni ed i diritti dei creditori. Questa figura, su cui gli orientamenti e le posizioni sono stati ampiamente diversificati e spesso contrastanti, è stata oggetto della recente sentenza della Corte di Cassazione n. 6459/2020.
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La Cassazione “censura” la Corte di Appello di Napoli, in materia di fitto agrario.
CORTE DI CASSAZIONE, Sez. VI Civile, sent. 21199 del 9 settembre 2015.
La suprema Corte, a seguito del ricorso promosso dallo Studio Legale Di Meo, ha annullato la sentenza della Corte di Appello di Napoli – Sezione Specializzata Agraria, che a sua volta aveva già parzialmente riformato una sentenza di primo grado del Tribunale di Sant’Angelo dei Lombardi. Il contenzioso aveva ad oggetto la richiesta di pagamento dei canoni di fitto di alcuni terreni, per effetto del presunto rinnovo tacito del contratto, sostenendosi che l’affittuario aveva continuato a detenere i terreni dopo la scadenza. Il Tribunale di Sant’Angelo dei Lombardi aveva accolto la domanda, nonostante la difesa del ricorrente, sostenuta dall’Avv. Ferdinando Di Meo, avesse argomentato che nel caso di specie non è era possibile il rinnovo tacito, in quanto trattavasi di contratto in deroga alla normativa vigente, ai sensi dell’art. 23 della L. 23/71, come modificato dall’art. 45 della L. 203/82. Si erra infatti stabilito che il contratto valeva anche come disdetta, senza bisogno di conferma della disdetta stessa un anno prima della scadenza, e, rispetto a tale previsione contrattuale, l’eventuale protrarsi del possesso, anche oltre la scadenza, non poteva comportare rinnovo tacito, giuridicamente nemmeno ipotizzabile.
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Appalto: se il committente non paga, l’appaltatore può rifiutare la consegna dell’immobile. (Tribunale di Avellino, Sez. I civile, 18 gennaio 2018)
Nel contratto di appalto, ove entrambe le parti assumano di aver compiutamente assolto alle rispettive obbligazioni, ma l’istruttoria consenta di accertare il completamento dei lavori – non essendo stato provato che le ulteriori opere richieste dal committente, la cui mancata esecuzione aveva determinato il rifiuto del pagamento del saldo, rientrassero nel contratto di appalto – il giudice deve compiere una valutazione dell’entità dell’inadempimento.
Responsabilità medica: la compagnia di assicurazione si costituisce in giudizio
Questa non l’avevo ancora vista … in una causa civile per responsabilità medica, nella specie, di un dentista, la compagnia di assicurazione ieri si costituisce in giudizio.
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Diritto condominiale
Risulta assolutamente pacifica ed incontrastata, tanto in dottrina quanto in giurisprudenza, la riconduzione del rapporto tra l’amministratore ed il condominio al contratto di mandato. Pertanto, in caso di revoca o di dimissioni dell’amministratore, trova applicazione diretta l’art. 1713 c.c., in forza del quale “il mandatario deve rendere il conto al mandante del suo operato e rimettergli tutto ciò che ha ricevuto a causa del mandato.”.
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