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Trading online: lo Studio Legale Di Meo arriva a Cipro

Uno degli effetti perversi del lockdown dovuto alla pandemia, è quello dell’aumento della criminalità, degli illeciti, o, nella migliore delle ipotesi, degli abusi commessi on line a danno di ignari frequentatori della rete, spesso inesperti o sprovveduti, ma, talvolta, vittime di “raffinati” raggiri. Recenti statistiche, infatti, testimoniano un aumento di almeno del 30 % delle truffe su internet, che sempre più spesso riguardano il trading on line, ormai pubblicizzato con tecniche di marketing spregiudicate, da organizzazioni ed enti spesso assolutamente “legali”, che tuttavia si mostrano del tutto incuranti degli interessi di coloro che vengono contattati.

Il tema è stato già recentemente affrontato con successo dall’Avv. Ferdinando G. Di Meo,  che ora si è tuttavia trovato a gestire un caso che presenta un tasso di difficoltà superiore. In effetti, un privato si è rivolto allo Studio legale Di Meo di Avellino, lamentando di essere stato raggirato da una società operante, per l’appunto, nel settore del trading on line, che lo aveva spinto ad investire consistenti somme, tuttavia volatilizzatesi in pochi giorni. Infatti, gli operatori della società in questione (broker) – secondo un modello operativo ampiamente consolidato – dopo un primo piccolo investimento iniziale, e dopo qualche piccolo guadagno, utile per solleticare l’appetito del cliente – neofita e del tutto a digiuno della materia – pochi giorni dopo la registrazione, lo hanno indotto a cambiare il suo profilo, da livello inesperto al livello “cliente professionale”. In questa nuova veste, il cliente ha provveduto al versamento di somme assai ingenti, senza tuttavia nessun tipo di assistenza nella gestione dell’investimento, cui, “opportunamente”, la società non era tenuta. Inevitabile la perdita totale del capitale investito.

Nel caso di specie, si tratta di società abilitata ad operare in Italia, ma senza avere ufficialmente nel nostro  paese una sede operativa, anche se è palese che i broker con cui il cliente interloquiva si trovavano in Italia ed operavano in Italia. Tuttavia, la circostanza della mancanza di una sede italiana dichiarata, costituisce un elemento di difficoltà notevole, posto che, proprio per questo, nei confronti della la società in questione, con sede a Cipro, non può essere esperito l’Arbitrato per le Controversie Finanziarie (ACF).

Ciò rilevato, si è ritenuto utile, in primo luogo, proporre denuncia indirizzata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino, affinché si accerti l’esistenza di eventuali illeciti penali, e contestualmente, in via cautelativa, l’Avv. Ferdinando G. Di Meo ha investito ugualmente della questione l’ACF, che tuttavia, come previsto, si è dichiarato incompetente a procedere. Per altro, il relativo provvedimento ha costituito un importante tassello del successivo ricorso, proposto in inglese, dinnanzi alla competente autorità delle Repubblica di Cipro, alla quale è stato inviato l’intero incartamento, e che ha dato prontamente corso alla relativa istruttoria, in funzione della decisione, che prevedibilmente giungerà in tempi abbastanza rapidi.

More info:

0825.1885658 – 347.9654338

https://www.facebook.com/studiolegaledimeo/

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